Sguardi RI-UNITI
La Pittura Magica di Maurizio D'Andrea e il Flauto di Marco Gaudino
Arch. Barbara VIale - Curatrice della mostra
Ad ogni quadro è associato uno "sguardo musicale"
La pittura è sperimentazione, ricerca, unione, magia, musica.
Il pittore Maurizio D'Andrea ci propone in questa mostra una pittura raffinata, colta, fatta di finti paesaggi che richiamano, evocano uno stato di solitudine energica immersa in uno sventolio di colori ed energia. Il D'Andrea stupisce per la naturalezza della sua comunicazione, per l'assemblaggio delle sue pennellate che sapientemente dirottano l'animo verso sensazioni che ti portano in giro per la mente. Non chiede, pretende la partecipazione ad un movimento che crea mescolando forme senza volti e colori vinti che conferiscono al quadro una forza suggestiva intensa, magica. E nel magico D'Andrea raccoglie le sue energie. Le sue atmosfere hanno quasi sempre qualcosa di occulto, di vedo non vedo in quella opacità che D'Andrea usa per meravigliarci.
Nel quadro "Casa di Campagna" il pittore ci introduce nel suo mondo fatto di una solitudine meravigliosa che si perde e si riabilita prendendo vigore in quel cerchio magico che libera lo spirito e accompagna verso una fuga magica che l'artista ha dipinto nel "Paesaggio 22", dove troviamo la sua misticità in un paesaggio di altri tempi pieno di fascino e potenza descrittiva. Ma D'Andrea pretende il movimento, la burrasca che crea disordine nell'animo e nella mente, atmosfere che riecheggiano nei quadri Esplosione, Ribellione, Ardere, Non Arrenderti, Rosso Sognante. Quella sensazione magica, di un opaco vedo non vedo, di una nebbia pittorica introspettiva, il D'Andrea ce la svela nei quadri Immagina, Prendimi, Seguendo il Faro, Pensieri, Gondole, Passione Eterna Mia. La sua arte, nella sua interezza, si esprime nel quadro Tutto Me dove D'Andrea accetta di presentare tutte le sue uniche bellezze.
Il Flautista Marco Gaudino crea emozioni che si incontrano nel tempo della musica con le immagini e lo scandire dei suoni. Un'emozione mai ferma e fuggevole che nasce nel fruitore dell'opera globale, come se fosse una sua stessa creazione. Il fruitore diventa artista lui stesso nell'interpretazione emozionale dell'opera che guarda e ascolta. Gaudino non solo interpreta i quadri del pittore D'Andrea ma li impreziosisce con delle vere e proprie elaborazioni dello spirito e dell'intelletto. Non si sottrae ad un protagonismo che conferisce ad ogni quadro una spinta verso l'affermazione. La musica può e deve sposarsi con la pittura. E Gaudino ne esprime la sua potenza.